Gennaro Di Giovannantonio
Il sottoscritto Gennaro di Giovannantonio è titolare del sito geoarte.org, e dichiara inoltre che la “geoarte” è un marchio registrato di carattere culturale e non commerciale
CURRICULUM VITAE 2023
Gennaro Di Giovannantonio, è nato a Formicola (CE), terra di confine del Sannio antico. “Formica“, è lo pseudonimo dell’artista, dal logo del suo “luogo”: una laboriosa formica su una spiga di grano. Fin da bambino è affascinato dai suoi “paesaggi culturali” e dalle memorie storico-antropologiche del suo territorio: case ipogee, capanne, “pagliare”, utensili, e poi, da: arci, anfiteatri, terme, sorgenti e paesaggi mozzafiato. L’armonia della natura domina ed enfatizza la creatività e la poetica artistica di “Formica” che vive in unità di mente tra gli elementi naturali e gli ecosistemi: la “terra”, “l’acqua”, “l’humus”, “l’albero”, “la foglia”, “il cielo”, “il mare”, “le montagne”, “il paesaggio”, la “natura” e le sue “texture”.Così, la “Geo + cultura + etica + poesia + scienza” contribuiscono a dare più consapevolezza nell’amore per la Madre Terra e per il Genius loci, per essere a suo agio nel mondo interpretato, e la creatività diventa “logica concettuale” della sua ricerca denominata “GeoArte”.
Il nome “GeoArte” traduce l’esigenza di fare cultura e arte in modo conforme alla Terra, o, forse, sarebbe perfino meglio dire, come fa la Terra, armonizzando l’azione e l’intervento creativo con ciò che preesiste loro e di cui essi sono un’elaborazione. Questo nome evoca ancora la “terra dell’arte”, la “terra dell’energia”, la “terra della forza”, la “Terra del costruire con amore, con passione, con gioia”, la “terra del fare il bello”, la “terra di fare con arte”. L’amore inteso come poetica dell’armonia della vita; L’armonia cosmica come linguaggio e sostanza della sua opera.
Nella GeoArte, lo studio sui “Geo-tipi e sugli Eco-Sistemi” è un invito alla riflessione ”sul limite dello sviluppo” e sulla “devastazione progressiva della Biosfera” , dove l’azione futura dovrà tendere all’eco-sofia spirituale e armonica dell’Uomo con essa. Un “Neo-Rinascimento” basato sulle qualità etiche di abitare la “Terra”, il “paesaggio naturale” e il “luogo”, che si contrappone alla cultura dei “non luoghi” (Marc Augè) della civiltà contemporanea, e della “mondializzazione dei mercati “(Serge Latouche).
La poetica della GeoArte, trova inoltre, ampio riscontro nella letteratura, in poesia e nelle scienze nobilmente esercitate, sia nel senso del paesaggio “Leopardiano”, “Zavattiniano”, di “Luigi Ghini” o “Whaitiano”, che nel senso dell’ “Ecologia Spirituale” e della “Bio Etica”, che si contrappongono alla “cultura della New Economy”, quelladella sopraffazione, della negazione, della frammentazione e dello sfruttamento arrogante e indiscriminato dell’UOMO sull’uomo, nella “Strato-Sfera” e sulla “Bio Sfera”.
La GeoArte sostiene con forza l’indistinzione e l’indisponibilità di separare la natura dalla cultura per creare due settori distinti della vita e delle attività umane. L’Uomo(“humus” o “geo”) ne è da sempre l’armonia di entrambe. Prove inequivocabili, ne sono i manufatti di Geo-Architetture, dal paleolitico ad oggi, che insieme alla cultura orale della povertà estrema, sopravvivono ancora oggi in ogni periferia della Terra.
Poetiche a confronto: Land Art e GeoArte
La Land Art, secondo molti critici, usa linguaggi e metodi da “Star-Sistem” della “Cultura Dominante Americana”; il suo messaggio artistico è solo artificioso esercizio creativo dissociato dallo spirito e dalle identità culturali di ogni “luogo” del Pianeta, trasformandosi in pura oggettivazione di ogni vita e pura spettacolarizzazione di un’arte senz’anima, fine a sé stessa, distante e indifferente “alla perdita del dramma della realtà umana”. Non è coinvolgente e solidale né con l’uomo né con l’ambiente naturale. Esprime una poetica con un carattere effimero e fugace. Cela il paesaggio solo per attrarre. Impacchetta grandi opere di civiltà umane solo per ibernarle. Ripropone una visione del mondo nell’ottica borghese dell’ambientalismo Americano di fine ‘900 in senso Antropo-centrico.
La GeoArte, “è l’armonia dell’uomo verso la terra e il luogo; è l’arte della Terra e per la Terra, dell’ascolto, di capire e penetrare la sostanza degli elementi, di abitare lo spirito del luogo per vivere in unità col suo ritmo biologico e col suo respiro cosmico con una visione coerente e cosciente sul futuro che dovrà proiettarsi verso un pianeta Bio-centrico. Il Paesaggio della GeoArte”, diventa armonizzazione trasposta e fantastica del “Genius Loci”, dove, la “Simbiosi: cultura-natura-cosmo è il senso etico ed eco-sistemico del paesaggio”, paradigma artistico delle lacerazioni e dei drammi della realtà umana.
Il “paesaggio” diventa, quindi, trasposizione spirituale della persistenza geologica, geografica, storica, antropologica, geo-filosofica ed armonico-spaziale di “ogni vita sulla Terra”.
La Geoarte è un pensiero alla “n” dimensione per un futuro più eco, equo e solidale.